Ippovie della Tuscia "Lago di Bolsena-Orvieto"

Descrizione

Si parte dal centro ippico Valdilago, con
immediato attraversamento del tracciato
della Via Cassia; subito di fronte si
snoda una strada bianca, diritta verso il
crinale della caldera del Lago, che, attraversando
coltivi di ortive e oliveti, siavvia verso i boschi

che ne coronano iversanti.

Ci si trova nella "caldera" del
sistema vulcanico che oggi ospita ilLago.

Lasciatosi alle spalle il lago, dopo
circa un’ora di marcia, ci si inoltra nei
boschi di cerro e roverella, disseminati
di varietà vegetali autoctone di grande
interesse, quali il pungitopo, la “berretta
di prete” e, nella stagione propizia, di
funghi. La zona è abitata da numerose
specie selvatiche, cinghiali, tassi, istrici e
non raramente donnole e altri piccoli
predatori. Ci si lascia sulla sinistra l'altura
detta del Monte Ladro, la collina
più elevata dei Monti Volsinii (m. 585
s.l.m.), dove è in corso di esplorazione
un santuario etrusco finora praticamente
sconosciuto, risalente al II sec.
A.C. Coltivi e boschi si susseguono a
perdita d'occhio, spesso il percorso si
inoltra nel fitto della boscaglia, per e
lascia ammirare ampli panorami, ma è
solo quando, attraversato tutto l'altopiano
di Castel Giorgio, ci si affaccia sul
monumentale complesso del castello di
San Quirico che si resta ammaliati dallo
strepitoso panorama. Dall'alto ci si
svela, in tutta la sua bellezza l'abitato di
Orvieto.

Immerso in una zona di particolare
bellezza per l'ambiente integro e
per i suoi panorami su Orvieto, Il
Castello risale al XIII sec. è stato ristrutturato
nell'800 da Paolo Zampi, conserva
l'antica imponente ed elegante
architettura. Di proprietà privata, lo si
ammira dall'esterno. Alle spalle dell'avito
maniero si stende, la già etrusca
Velzna, i cui abitanti, dopo la distruzione
avvenuta nel 280 a.c. ad opera
dei Romani, furono tradotti a Volsini,
l'odierna Bolsena, dalla quale siamo
partiti. Riprendendo a scendere verso
Orvieto, si percorrono antichi tratturi,
disseminati di colossali massi lapidei, a
ricordo delle antichissima attività vulcanica
dei Monti Volsini; alla sinistra la
Rocca Ripesena che sorge sulla
piattaforma tufacea della stessa natura
di quella ove sorge la città di Orvieto.
La parte tufacea è posta, a seguito dell'attività
vulcanica recente, sullo strato
argilloso di epoca precedente. A causa
dell'erosione del fiume Paglia, dopo
milioni di anni, la vallata è incisa e gli
speroni tufacei appaiono nella loro
imponenza. Allo stato attuale gli
speroni tufacei dal bel colore caldo si
stagliano sui coltivi tenuti a vigneto e sui
boschi di castagni. Proseguendo per i
sentieri scoscesi incontriamo le
Sorgenti del Tione, dal quale attinge la
famosa acqua Panna, altro luogo di
grande suggestione. Poco distante, il
sito ove la leggenda vuole essersi compiuto
il Miracolo del Sasso Tagliato, ove
un enorme masso tufaceo, che impediva
il transito del carro che trasportava le
vestigia del Sacro Corporale del
Miracolo Eucaristico di Bolsena, si
spaccò in due, spontaneamente, per
lasciare transitare il mezzo con il suo
preziosissimo carico. A questo punto
una rete di strade asfaltate impedisce di
procedere; dopo idonea pausa, si
riprende la strada del ritorno.

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Introduzione

Si parte dal centro ippico Valdilago, con immediato attraversamento del tracciato della Via Cassia; subito di fronte si snoda una strada bianca, diritta verso il crinale della caldera del Lago......

Mappa

42.71787620258295,12.112289552392554,13

Indirizzo

Dal lago di Bolsena alla città di Orvieto Il percorso può essere intrapreso dal Centro Ippico Valdilago per arrivare alle pendici della città di Orvieto attraverso i Comuni di Bolsena e San Lorenzo Nuovo. Lunghezza: 45 Km; Dislivello: circa 200 metri; Tempo percorrenza: 1 giorno; Periodo: aperto tutto l’anno.

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